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"ELETTRA" la nave laboratorio di Guglielmo Marconi

110° ANNIVERSARIO DEL VARO DELLO YACHT ELETTRA

 

Il 27 marzo 2014 nel 110° anniversario dal varo della "Elettra" di Guglielmo Marconi, da cui lo scienziato il 26 marzo 1930 inviò nell'etere gli impulsi che accesero le lampade del Municipio di Sidney, si è svolta a Trieste la cerimonia di scopertura della targa donata dall'Associazione Culturale Onlus "Cinzia Vitale" e posta d’avanti alla prua dell’Elettra, in AREA Science Park. Un evento a cui ha preso parte la Principessa Elettra Marconi, figlia del Premio Nobel, accompagnata dal figlio Guglielmo Giovannelli Marconi e dal Presidente della Vitale Onlus Roberto Vitale.

LA STORIA DELLA NAVE LABORATORIO

 

Lo yacht fu varato il 27 marzo 1904 col nome di ROVENSKA battendo bandiera della Marina da guerra austriaca fino al 1909. Nel 1910 venne aquistato da Sir Max Waechter - passando sotto bandiera inglese - e nel 1914 fu rivenduto a Gustavus H.F. Pratt. Con lo scoppio della Grande guerra fu militarizzato e trasformato in nave da pattuglia e scorta. Nel 1919 venne acquistato da Marconi per 21.000 sterline. Sottoposto a lavori di risistemazione venne riclassificato e, ancora sotto bandiera inglese, salpò da Londra nel luglio 1919 al comando di Raffaele Lauro, giungendo in agosto a Napoli. Lo yacht fu poi portato a La Spezia per essere trasformato in nave-laboratorio: a bordo vennero sistemate trasmittenti e riceventi, nonchè alzati gli alberi per le antenne. Marconi voleva disporre di un mezzo che gli consentisse di effettuare ricerche ed esperimenti: era nata l'ELETTRA. Il passaggio sotto bandiera italiana avenne il 21 dicembre 1921. Alla morte di Marconi nel 1937 la nave-laboratorio fu acquistata per 820.000 lire dal Ministero delle Poste e Telecomunicazioni. Nell'imminenza dell'entrata in guerra dell'Italia fu trasferita a Trieste. Successivamente venne requisita dai tedeschi e trasformata in unità bellica. Il 28 dicembre 1943 l'ELETTRA partì da Trieste in missione di pattuglia lungo le coste della Dalmazia. La sera del 21 gennaio 1944 giunse nella valle di Diklo, vicino a Zara, ormeggiando e forse restando incagliata. La mattina successiva i cacciabombardieri alleati la centrarono con le bombe e la mitragliarono: l'ELETTRA si adagiò tristemente sul basso fondale, restando in parte emersa.

GLI ESPERIMENTI

 

Nel 1922 L'ELETTRA operò nel Nord America e nel 1923 lungo la costa occidentale dell'Atlantico per sperimentare le ricezioni, a distanze sempre maggiori, della nuova stazione su onde corte a fascio di Poldhu (Cornovaglia). Marconi dimostrò così che un segnale poteva essere captato a oltre 4000 chilometri con trasmissione a potenza ridotta: onde di 92 metri con potenza di 6 Kw. Lo scienziato era inesauribile e nel 1931 iniziò gli studi sulle microonde della gamma inferiore al metro, effettuando gli esperimenti tra S. Margherita Ligure e Sestri Levante. Così nel 1932 fu realizzato il collegamento tra S. Margherita e l'ELETTRA e successivamente quello col radiofaro di Sestri. Si stabiliva così la possibilità per una nave di accedere a un porto in qualsiasi condizione atmosferica, valendosi della rotta segnata dal radiofaro. Uno degli ultimi esperimenti a bordo dell'ELETTRA avveniva nel luglio del 1937 con la messa a punto del radiofaro a micro-onde.

26 MARZO 1930: MARCONI ACCENDE DA GENOVA LE LAMPADE DEL MUNICIPIO DI SIDNEY

 

Guglielmo Marconi, per conto del Governo inglese, nel 1924 iniziò sull'Elettra gli esperimenti con onde corte di 36-60 metri, con una potenza di 12 Kw, coprendo la distanza di 4130 chilometri. Vennero, quindi, realizzati i collegamenti radio normali a uso pubblico tra l'Inghilterra e i suoi "domini": il Canada (24 ottobre 1926), l'Australia (8 aprile 1927), il Sud Africa (5 luglio 1927), l'India (6 settembre 1927). Nel gennaio del 1930 vennero imbarcati nuovi apparecchi con soluzioni d'avanguardia nella radiofonia a grandi distanze e il 26 marzo 1930, alle ore 11.03, avvenne il "miracolo": dall'Elettra ancorata a Genova presso lo Yacht Club Italiano, per mezzo del piccolo tasto, conservato oggi al Museo del Mare di Trieste, Marconi inviava nell'etere gli impulsi che, dopo 14.000 miglia, giungevano in Australia per accendere le lampade del Municipio di Sidney.

LA PRUA DI ELETTRA IN AREA SCIENCE PARK A TRIESTE

 

Il 6 settembre 2000 la prua dell'ELETTRA parte per il suo ultimo viaggio. Attraversa la città di Trieste dopo essere stata trasbordata via mare dal Cantiere San Marco alla Stazione Marittima del capoluogo giuliano, in pieno centro cittadino. Alla sera, con un trasporto eccezionale che si protrae per oltre sette ore, con le vie cittadine completamente chiuse al traffico e una folla di curiosi che segue l'evento anche durante la notte, il gigantesco manufatto viene trasportato all'AREA Science Park, a Padriciano, sul Carso triestino (280 metri s.l.m.). Una collocazione simbolica all'interno di un parco scientifico dove la scienza e la tecnologia, anche nel settore delle telecomunicazioni, sono finalizzate al progresso e allo sviluppo di nuove applicazioni.

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